IN ATTESA
Vorrei fermarmi qui,
c'è il mare laggiù.
Se ne coglie il colore largo, eterno.
La sua voce non arriva.
Giace quieto,
è un bambino che dorme al sole
che quassù rimbalza sulle pietre
grigie, nitido, pulito.
Luce ingenua
scivola sulla chiesa minuta,
sull'erba che conserva ordinata
l'impronta di passi antichi
solenni
e su questo giardino
racchiuso,
come custodito ancora
da presenza invisibile.
E di lei il vento leggero
ricorda il respiro
calmo
e uno sguardo pacato
sembra ancora sfiorare
pietre e foglie e fiori,
perdendosi nel mare.
Il luogo trasuda pace,
come un vapore d'alba
e coinvolge
e impregna l'anime.
Si guarda e si resta muti,
in attesa.
-lisa-
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